Venerdì 22 novembre 2024, la Nuova Libreria Cappelli di Bolzano ha ospitato la presentazione del libro “La Città Autistica” di Alberto Vanolo, un evento promosso da GretA – Genitori e Rete Autismo in collaborazione con EVAA Anthropological Association South Tyrol e Centaurus Arcigay Alto Adige Südtirol ODV. L’incontro, moderato da Marina Della Rocca, ha suscitato grande interesse e partecipazione, coinvolgendo il pubblico in una riflessione approfondita sulla neurodiversità e sulla progettazione urbana inclusiva.
Il libro di Vanolo propone una visione innovativa della città, suggerendo un modello di urbanistica che tenga conto delle esigenze di tutte le persone, comprese quelle nello spettro autistico. L’autore immagina una città più semplice, sostenibile e accessibile, in cui la neurodiversità non sia vista come un limite, ma come un valore che può contribuire a rendere le comunità più accoglienti e funzionali. La sua analisi parte dalla necessità di ripensare gli spazi urbani, ponendo l’accento su soluzioni concrete per rendere le città più vivibili non solo per chi si trova in una condizione di neurodivergenza, ma per l’intera società.

Durante la serata, il pubblico ha posto numerose domande all’autore, dimostrando un forte coinvolgimento e un sincero interesse per il tema trattato. Il dibattito ha toccato diversi aspetti, dalle barriere architettoniche ai pregiudizi culturali, fino alle possibili strategie per rendere le città più inclusive per tutti. Si è discusso di come il design urbano possa influenzare la qualità della vita, di quali siano gli strumenti necessari per sensibilizzare amministrazioni e cittadini, e di come un cambiamento culturale possa essere il primo passo verso una società più attenta alle esigenze di tutti.
Un tema centrale emerso dal dibattito è stata la proposta di Vanolo di adottare, per l’autismo e la neurodiversità, strategie di rivendicazione dei diritti simili a quelle utilizzate dalle comunità queer. A partire da questa riflessione è intervenuta Arianna Miriam Fiumefreddo, Presidente di Centaurus, parlando del progetto Queer Safer City in Alto Adige e delle passeggiate urbanistiche queer già in programma in dicembre, come esempi di iniziative che possono ispirare importanti riflessioni per il rispetto delle diversità.
L’evento non si è concluso con la presentazione, ma è proseguito in un clima di piacevole condivisione presso il locale Nada Mas a Bolzano, dove gli organizzatori hanno avuto l’opportunità di continuare il confronto con l’autore in un contesto più informale. La conversazione ha toccato ulteriori aspetti del libro, dando spazio a racconti ed esperienze personali che hanno arricchito ulteriormente il dibattito.
Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno partecipato, contribuendo a rendere questa serata un momento significativo di sensibilizzazione e scambio di idee. L’iniziativa ha dimostrato quanto sia importante promuovere occasioni di dialogo su temi così rilevanti per la comunità e per la costruzione di un futuro più inclusivo. L’ affluenza e il forte interesse mostrato dai presenti confermano il bisogno di continuare a organizzare eventi di questo tipo, capaci di stimolare riflessioni profonde e di generare un impatto positivo sulla società.


